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20 Ottobre venerdì

Donna Gina e le altre: l’esercito delle levatrici condotte

20 Ottobre 2017, 18:00 - 20 Ottobre 2017, 18:00
Associazione G. Di Vittorio, Via Castello, 20
Mesagne, Brindisi 72023 Italia

L’incontro “DONNA GINA E LE ALTRE” organizzato presso e con l’Associazione “G. Di Vittorio” (Mesagne, Via Castello, 20) relativo alle levatrici condotte, esercito di donne alle quali nell’Italia liberale si affidarono le cure delle future madri, è un viaggio affascinante nel tempo in cui si intrecciano tante storie: storie di povertà consumate in molti centri del nostro Salento, storie di ragazze allo sbaraglio pronte a svolgere un mestiere difficile ed impegnativo, storie di battaglie per affermare la professione ostetrica nonostante la concorrenza delle “mammane” e la subalternità ai medici uomini, storie sofferte di mogli e madri involontarie, storie di migliaia di nascite.
Un mestiere difficile, al femminile, esercitato con poche nozioni e tanta pratica, ancora lontano dagli ospedali, dentro case in cui i figli erano messi al mondo per portare il pane in famiglie numerose; pratiche ostetriche assicurate da perizia e passione, senza quegli strumenti e conoscenze tecniche che oggi informano già la fase pre-natale.
Gli interventi, moderati dalla dott.ssa Katiuscia Di Rocco, direttrice della Biblioteca Pubblica Arcivescovile “A.De Leo” di Brindisi, saranno introdotti dai Saluti del vice-presidente dell’Associazione “G.Di Vittorio”, dott. Giovanni Galeone e del dott. Angelo Sconosciuto dell’”Istituto Storia Cultura e Territorio” e Direttore Responsabile della rivista “Radici”, nel cui ultimo numero compaiono , tra l’altro, la recensione, a firma della Di Rocco, del saggio della prof.ssa Rosanna Basso dal titolo “Levatrici, L’assistenza ostetrica nell’Italia liberale” (Viella 2015) e il lavoro dedicato alla storica levatrice mesagnese “donna Gina” curato dalla dott.ssa Alessia Galiano.
Nella prima relazione Rosanna Basso presenterà un quadro interessante e denso di notizie e documenti d’archivio relativo all’assistenza ostetrica nell’Italia liberale; in esso emergono storie oscure di donne e di levatrici del Salento.
Nel secondo intervento Alessia Galiano restituirà dettagli biografici e professionali delle levatrice di Mesagne per antonomasia, “donna Gina”, in servizio per 37 anni e “responsabile” di almeno 10.000 nascite dal lontano 1915.

Un appuntamento con la storia da non perdere, in cui si toccheranno temi come la condizione femminile, la storia della medicina, le origini istituzionali della figura ostetrica, ma soprattutto una “finestra” su una delle professioni più preziose per ogni comunità, oggi come ieri.
Maggiori dettagli su www.divittoriomesagne.it e su https://www.facebook.com/divittoriomesagne/

Introduzione di Giovanni Galeone

“Buonasera,
benvenuti e grazie per aver raccolto l’invito dell’Associazione Di Vittorio all’iniziativa di questa sera intitolata “Donna Gina e le altre – L’esercito delle levatrici condotte”. Come si può capire dal titolo con questa serata intendiamo contemperare una duplice esigenza. La prima è quella portare alla luce uno spaccato di storia relativo ad una professione difficile ma quanto mai indispensabile, la levatrice condotta. Un esercito di donne che l’Italia liberale volle formare e inquadrare e a cui affidare le sorti delle future madri e dei bambini nascenti. Una storia anche di battaglie per affermare la professione ostetrica in una fase storica in cui mancavano gli strumenti diagnostici e scientifici che conosciamo oggi e in cui bisognava anche misurarsi con le difficili condizioni economiche, igieniche di quei tempi e anche con chi esercitava abusivamente la professione. La professoressa Rosanna Basso ha scritto un libro proprio su questa storia: “Levatrici -L’assistenza ostetrica nell’Italia liberale”, libro recensito su Radici dalla Dottoressa Katiuscia Di Rocco, direttrice della Biblioteca Arcivescovile De Leo di Brindisi, una professionista che spesso si occupa tra le altre cose, di fatti storici che riguardano la nostra città. E di questo parleremo
L’altra storia che intendiamo portare alla luce questa sera è quella di Donna Gina, Annunziata Luigia Vecchietti, una signora lombarda che ha incrociato la sua vita professionale e inevitabilmente anche personale con la nostra città. Una signora che è venuta a fare la levatrice condotta a Mesagne nel 1915, anno dell’entrata dell’Italia nella prima guerra mondiale e ha terminato la sua attività nel 1952, 7 anni dopo la fine della seconda guerra mondiale, questo per avere un’idea del lunghissimo periodo di operatività.
37 anni di assistenza al parto, alle madri e ai bambini, si calcola che circa 10.000 mesagnesi abbiano fatto il loro ingresso nella vita con le cure e l’assistenza di Donna Gina, molti sono ancora in vita e sicuramente in diversi sono anche qui questa sera.
L’Associazione Di Vittorio è anche sede della Banca cittadina della memoria, un luogo di raccolta di testimonianze e documenti per costituire uno spazio culturale, sia fisico che virtuale, che possa raccontare e custodire la storia dei luoghi e della popolazione mesagnese. L’iniziativa di questa sera rientra quindi pienamente nello spirito di valorizzazione e custodia della nostra memoria. Io non sono della generazione che ha incrociato l’attività professionale di Donna Gina, ma l’eco di questo nome mi è pervenuto più volte, nitidamente, nel corso degli anni. Quando qualche mamma, qualche nonna, pressate dagli impegni familiari reclamati da figli, nipoti, mariti e quant’altro esclamavano “ E cce ssò Donna Gina”, si capisce allora che  nell’immaginario collettivo si è consolidato il ricordo di questa figura percepita come una figura protettiva, preziosa, che era chiamata in causa continuamente, ripetutamente, costantemente per le necessità che le tante partorienti richiedevano. E così anche questa bellissima foto di Donna Gina ritratta sul calesse con il quale veniva accompagnata presso le abitazioni che necessitavano della sua perizia è anche la metafora di un affascinante  viaggio nel nostro passato recente.
Dobbiamo ringraziare Alessia Galiano, per aver recuperato con un ‘eccellente lavoro di ricerca, questa storia che sarebbe stato davvero un peccato lasciare nell’oblio e nel dimenticatoio. Alessia Galiano ha scritto un delizioso testo che racconta la vita di Donna Gina, che è stato pubblicato sull’ultimo numero di Radici, lo stesso numero che tratta il libro della Dottoressa Rosanna Basso. Radici è un periodico mesagnese che ha ripreso a pubblicare dopo qualche anno di assenza grazie al suo indomito Direttore Angelo Sconosciuto, giornalista della Gazzetta del Mezzogiorno e direttore dell’Istituto Storia Cultura e territorio, che quando raccoglie e mette assieme un cospicuo e prezioso materiale riguardante la nostra storia, Mesagne e dintorni, e anche quando raccoglie le risorse finanziarie minime ma necessarie, pubblica il numero di Radici, un piccolo scrigno di testi e storie sul nostro passato, appunto sulle nostre radici, che ha già molti anni di pubblicazione, che vi invito a comprare e leggere perché potrete davvero trovare cose tanto  sorprendenti quanto poco conosciute. Io ho finito. Dopo il saluto di Angelo Sconosciuto la dottoressa Di Rocco introdurrà il dialogo con le nostre due autrici.”

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