Auguri per una Vita. (Cosimo e Carmelo)

100 anni, un secolo di vita, di storia, di impegno, di sacrifici, di amore e sostegno familiare, di altruismo, di solidarietà, di amicizia, valori trasmessi con il tuo esempio, di lavoratore instancabile, di convinto democratico e antifascista. Un secolo di affetto e di amore paterno.
Come si fa a racchiudere in poche parole, un percorso di vita così lungo, che ha attraversato il ‘900, scoprendo la dimensione del nuovo millennio, accettando anche la dilagante modernità, negli aspetti positivi, criticandone i limiti, ma restando sempre, con la tua infinita voglia di conoscenza, aperto ad una visione avanzata del futuro.
Una vita di lavoro e sacrifici, il lavoro come identità, lavoro duro, di bracciante, nei campi e nella terra che amavi, fatto con dignità ed orgoglio, fiero di contribuire, con la sola ricchezza delle tue braccia, al riscatto sociale dei tuoi amati figli, alla “istruzione utile per il futuro” dicevi, mia e di Carmelo. Ricordo che mi volevi, “Professore o almeno Insegnante”, perché riverente, riconoscevi a quelle figure, un prestigio sociale, un ruolo civile ed educativo, fondamentale nella Società. Non fosti contento della mia scelta, che allora guardava con interesse e passione, all’Industria, alla Fabbrica.
In età giovanile poi, il fascismo e le sue brutture, un percorso di guerra, vissuta e sofferta dalla tua generazione. Quasi sette anni di vita, regalati ad una insulsa e drammatica guerra, la tua lunga e interminabile prigionia, prima in Grecia e poi in Africa, i lavori pesanti e gli stenti, sopportati, per non esserti mai piegato, a sostenere il decadente regime.
Quanti ricordi, raccontati sempre, con impressionante lucidità, a noi figli, agli amati nipoti, ai tanti amici, per evidenziarne le tragedie, gli orrori della guerra, e trasmettere a noi tutti, l’insegnamento e il valore della Pace.
Insegnamenti ed esempi, tanti. Democrazia, libertà, antifascismo? Valori e conquiste inestimabili, costate il sacrificio di tante giovani vite, valori indissolubili e per te insostituibili, ma da tutelare e difendere sempre, contro tutto e tutti. Il 25 Aprile? Una Festa sacra, per il sacrificio di tanti Eroi, il tuo ricordo incancellabile, l’inizio della nostra Storia, dicevi, l’inizio della nostra Primavera.
Il voto? Una conquista sofferta, da vivere sempre, come impegno e soprattutto, come irrinunciabile “dovere democratico”. Un appuntamento gioioso, che non hai voluto mancare mai, fino allo scorso anno. Sempre vestito a festa, ci tenevi ad onorarlo al più presto possibile. Papà, perché tanta fretta? “Non si sa mai figlio mio” era la tua risposta e il tuo rimprovero, se tardavamo ad accompagnarti. Le tue raccomandazioni a noi, ma soprattutto ai tuoi nipoti, perché non disperdessero mai questi insegnamenti, perché preservassero intatti e custodissero, questi valori.
Grazie, infinitamente grazie, un secolo di AUGURI, nostro caro Papà.
I tuoi figli
Cosimo e Carmelo

www.divittoriomesagne.it

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